IL  REUMATOLOGO  Omeopata

La nuova figura del Reumatologo Omeopata

 

Negli ultimi anni, con la accettazione delle discipline olistiche come l'Omeopatia, l'Omotossicologia (branca moderna dell'Omeopatia), l'Agopuntura, le Tecniche Energetiche della Energy Psychology, si è venuta a delineare la figura del Reumatologo Omeopata (come il sottoscritto). La classica Specializzazione di Reumatologia NON prevede lo studio e la applicazione ed integrazione delle Discipline suddette, nonostante siano accettate ed applicate ormai in quasi tutti i Paesi del mondo. Il Reumatologo classico cercherà di emettere una diagnosi ed una terapia farmacologica chimica (basata ESCLUSIVAMENTE SU FARMACI SINTOMATICI), e usufruendo al massimo della importante figura del Fisioterapista riabilitativo. In pratica applica i cosiddetti "protocolli" farmacologici, che renderanno inutile la storia clinica. Purtroppo, gli ultimi ritrovati (mi riferisco ai cosiddetti farmaci "biologici") sono farmaci ancora sperimentali, costellati di effetti collaterali anche molto gravi.

Il Reumatologo Omeopata si comporta in tutt'altro modo. Poichè la Reumatologia è una branca internistica, lo Specialista deve conoscere molte discipline mediche, basandosi sui moderni concetti della P.N.E.I (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia). Inoltre, grazie a questo approccio olistico, applica le correlazioni cliniche intercorrenti fra le varie Discipline, cercando di capire quali siano LE CAUSE delle malattie reumatiche croniche. Quindi, la terapia sarà una terapia INTEGRATA (naturale e chimica, se necessaria) che si baserà sugli eventi e sulle morbosità che hanno provocato la patologia stessa. Volendo semplificare con un esempio, un trauma emotivo insorto anche diversi anni prima, potrebbe essere l'evento principale CAUSALE della malattia reumatica. Quindi bisogna saper lavorare anche su questi aspetti emozionali (o eventualmente chiedere una consulenza), associando una terapia adeguata e possibilmente non tossica, cercando di spiegare al paziente in quale modo questi aspetti clinici abbiano potuto far scaturire la patologia in questione.

Si può facilmente comprendere che risulterà importante indagare anche sullo stile di vita del paziente, nonostante la sua ritrosia a considerare corpo e mente come un tutt'uno integrato. A questo punto, cominceremo a vedere le malattie non più come frutto del caso o della sola predisposizione genetica, ma come tentativi del corpo di liberarsi di tossine (emotive e/o fisiche) tramite l'infiammazione, la quale NON verrà soppressa ma modulata, arrivando ad una remissione clinica completa. Ecco quindi l'importanza della disintossicazione e del drenaggio (concetti avulsi dalla Medicina Accademica), al fine di eliminare il processo infiammatorio. Ogni paziente avrà la sua impostazione diagnostico-terapeutica, poichè la sua storia è personale, e la terapia sarà diversa per ognuno, pur soffrendo magari della stessa malattia.